Musica & concerti

Avi Avital e il Quartetto Guadagnini

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L'evento

Quartetto Guadagnini con Avi Avital, mandolino
Martedì 19 dicembre
Quartetto Guadagnini con Avi Avital, mandolino

Fabrizio Zoffoli, violino
Cristina Papini, violino
Matteo Rocchi, viola
Alessandra Cefaliello, violoncello

J. S. Bach: Ciaccona
P. Ugoletti: Premiere Burlesque per mandolino e quartetto d'archi (Prima assoluta: commissione Società Filarmonica di Trento)
D. Bruce: "Cymbeline" per mandolino e quartetto d'archi
A. Borodin: Quartetto n. 2 in Re magg

Protagonista, sul finire della stagione 2017, è uno strumento chiamato di rado sui palcoscenici della musica da camera, il mandolino. Il suo fascino popolare viene qui elevato all'ennesima potenza grazie a un musicista carismatico, dotato di un temperamento capace di lasciare un segno indelebile, l'israeliano Avi Avital. Nato nel 1978 a Be'er Sheva si è diplomato al conservatorio di Gerusalemme e quindi in Italia con Ugo Orlandi a Padova. Con l'obiettivo di definire in maniera nuova il repertorio (al pari di Segovia con la chitarra) ha lavorato con la musica klezmer, barocca e contemporanea arrivando, nel 2010, a conquistare (primo mandolinista in assoluto) una nomination Grammy. Subito ingaggiato dalla Deutsche Grammophon, Avi Avital si è esibito con la Israel Philharmonic Orchestra, i Berliner Symphoniker, i Pomeriggi Musicali di Milano, la Chamber Music Society of Lincoln Center collaborando con artisti noti come il clarinettista Giora Feidman, il soprano Dawn Upshaw e il trombettista e compositore Frank London. Le sue esibizioni alla Wigmore Hall di Londra, Philharmonie di Berlino, Konzerthaus di Vienna sino all'auditorium della Città proibita di Pechino hanno riportato il mandolino ai fasti di una vastissima popolarità. All'emergente profilo artistico dell'italiano Quartetto Guadagnini, una fra le più promettenti formazioni giovanili quartettistiche di oggi, è affidato il compito di sigillare luminosamente la presenza a Trento di Avital: un quartetto altrettanto coraggioso e innovativo, consacrato nel 2014 dal Premio Piero Farulli, già ospitato nelle migliori sale d'Italia (da Milano a Roma) e ora lanciato felicemente nell'elitaria carriera internazionale.


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Genere

Classica/Opera