Via Vigilius - percorso a lunga distanza da Monte San Vigilio sopra Lana fino a Trento
Multi-day tours 39011 LanaDuration 10.0 h
Distance 114.1 km
Ascend 6970 hm
Descent 7090 hm
Max. height 1783 m
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Via Vigilius - percorso a lunga distanza da Monte San Vigilio sopra Lana fino a Trento - Description
Directions
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Start
Stazione della funivia Monte San Vigilio sopra Lana nei pressi della città di Merano, Alto Adige
Primo giorno
Stazione a monte della funivia di Monte San Vigilio – Albergo Jocher
L’inizio della Via Vigilius é un viaggio confortevole in un mondo tranquillo e quasi intatto. Merano é facilmente raggiungibile in treno e subito nelle vicinanze della stazione a valle della funivia che porta a San Vigilio si trova una piccola stazione degli autobus. Autobus di linea collegano Merano a questo terminale.
Si può quindi salire sul Monte San Vigilio con calma a mezzogiorno o nel primo pomeriggio e prima della marcia godersi in assoluta pace un caffè sulla terrazza dell’albergo Vigilius, dove si può ammirare un bellissimo panorama.
In leggera salita si attraversano boschi di larici e abeti per poi proseguire su prati da pascolo, dove in inverno si scia, fino ad arrivare al ristorante Jocher, primo alloggio per la notte.
Qui bisogna assolutamente prendersi il tempo di visitare la chiesetta di San Vigilio che si trova subito nelle vicinanze, dove si può ammirare il panorama sulla Val Venosta e il gruppo del Tessa. La chiesa si trova a 1796 m ed è il punto più alto della via Vigilius. Dopo cena si può fare ancora una breve camminata fino al sovrastante ripetitore e aspettare il tramonto. Solo un leggero ronzio lascerà intuire la frenesia della Val d’Adige; qui sul gioco regna una pace irreale ….
Dislivello in salita ca. 320 m
Distanza ca. 2,8 km
Sottofondo: 2,8 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste ore 1- 1½
Descrizione del percorso: dalla stazione a monte di San Vigilio (1489 m) si passa davanti all’albergo Vigilius verso la seggiovia, da dove si segue l’indicazione per il giogo (segnavia n. 34). Subito all’inizio si percorre un sentiero in leggera salita a tratti passando sotto la seggiovia, si attraversano boschi diradati di larici e fitti boschi di abeti. Si prosegue poi senza fatica lungo una strada forestale, fino all‘albergo diroccato „Waldkönigin“ per sbucare infine su una grande radura. Al margine del bosco all’altezza delle due case di legno, si sale a destra (segnavia n. 8) fino all’albergo Jocher (1770 m).
Con i mezzi di trasporto pubblici fino a Lana di Sopra:
Coincidenza autobus dalla stazione ferroviaria di Merano per Lana di Sopra
Coincidenza autobus dalla stazione ferroviaria di Postal per Lana di Sopra
L’orario é disponibile sul sito: www.sii.bz.it
Presso la fermata dell’autobus a Lana di Sopra (rotatoria) si attraversa la strada e si procede brevemente in direzione della Val d’Ultimo (indicatore stradale). La stazione a valle della funivia di San Vigilio è ben visibile e si trova sulla parte destra della strada.
In macchina fino a Lana di Sopra:
Da Bolzano percorrendo la MeBo fino all’uscita Merano-Sud, si prosegue fino a Lana di Sopra dove si segue l’indicazione stradale per la Val d’Ultimo. Quasi subito sulla parte destra della strada si trova il parcheggio della stazione a valle della funivia di San Vigilio.
Orario della funivia: www.vigilio.com
Alloggi: Albergo Jocher – www.jocher.it
APT: www.lana.info
Secondo giorno
Albergo Jocher - Pavicolo – S. Pancrazio – Passo Palade – Senale
Questa lunga tappa obbliga il viandante ad una partenza di buon mattino. S’inizia con la discesa dall’Albergo Jocher fino al paesino di montagna, Pavicolo. Si scende, sospesi nel vuoto, con una nostalgica funivia privata dagli orari „flessibili “, fino alla strada principale della Val d’Ultimo.
Una piccola insegna alla stazione a monte indica: prego suonare; corsa min. 2 persone; ma l’addetto e proprietario trasporta a valle anche solo una singola persona. In prossimità della stazione a valle, con l’autobus di linea si raggiunge in un quarto d’ora il primo paese della Val d’Ultimo, San Pancrazio.
Dal paese si scende nella gola fino al greto del Rio Valsura, dove incomincia la lunga e ripida salita sull’altro versante. Fino al primo maso il sentiero é selvaggio, poi si attraversa un tranquillo tratto di bosco. Salendo, la vista si apre di continuo sul Lago di Zoccolo e in fondo alla valle sui ghiacciai del gruppo dell’Ortles. Dalla Forcella di Plazzoles si cammina comodamente verso il Passo delle Palade. Purtroppo per arrivare al passo bisogna percorrere ca. 1,5 km sulla trafficata strada statale. L’unica alternativa per evitare la strada o per chi fosse già stanco, é raggiungere la meta prefissata, il paese di Senale, in autobus di linea. Dal Passo delle Palade si costeggia per un breve tratto la strada statale, si scende a destra, segnavia “Schöpfungsweg”, poi sentiero dei dinosauri “Triassic Park” fino al piccolo luogo di pellegrinaggio Senale.
Dislivello in salita ca. 1150 m
Dislivello in discesa ca. 1080 m
Distanza ca. 15,9 km
Sottofondo: 2,1 km asfalto, 14,9 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste 7-8 ore
Descrizione del percorso: dall’albergo Jocher (1770 m) si scende fino al valico poco appariscente (1750 m) e si continua seguendo la segnaletica Malga Bagno dell’Orso (n. 2). Prima della malga, si scende a sinistra sulla strada forestale. Dopo due tornanti, si scende a destra su un ripido sentiero (indicazione Pavicolo n. 34A) che dopo un breve tratto nel bosco sbuca su una piccola radura con alcune baite. Dalla strada d’accesso alle baite il sentiero n. 34A scende nuovamente fino alle prime case e alla strada di Pavicolo. Si attraversa la strada e sul vecchio sentiero a tratti lastricato (seguire il segnavia Pavicolo n. 34) si arriva alla stazione a monte della funivia di Pavicolo. Si scende in funivia fino a valle. A poca distanza, sulla strada per la Val d’Ultimo si trova la fermata dell’autobus. In autobus si raggiunge il paese di S. Pancrazio (730 m), si scende alla fermata presso la caserma dei pompieri. Passata la galleria si gira a sinistra (seguire segnaletica per Völlan n. 27), dopo una breve discesa si raggiunge una piccola baita in legno. Vicino alla baita si scende ulteriormente seguendo sempre il sentiero n. 27 fino al greto del Rio Valsura. Si oltrepassa il ponte fino all’innesto con il „sentiero del Valsura “, si tiene la sinistra seguendo il segnavia rosso-bianco. All’incrocio successivo (seguire segnavia rosso-bianco), a destra, un ripido sentiero porta al maso „Pfaffenegg “. Il sentiero costeggia in basso il colle e sbuca poi sulla strada d’accesso al maso. A destra, il sentiero n. 6 nel bosco é ripido e sconnesso. Sulla comoda strada forestale si raggiunge il maso Schweighof, si prosegue poi a sinistra (segnaletica forc. di Plazzoles n. 25).
Attraversando prima un tratto nel bosco e poi alcuni prati si raggiunge il prossimo maso. Si cammina per un breve tratto sulla strada d’accesso al maso, dove poi si svolta a destra seguendo sempre la segnaletica n. 25. Subito dopo si arriva al Pfrollen-Hof (1410 m) una locanda che invita alla sosta.
Senza difficoltà si raggiunge sulla via segnata la forcella di Plazzoles (1548 m), si segue il segnavia n. 10 per Plazzoles, poi il n. 11A e il n. 1 per il Passo Palade fino alla strada statale SS 238 (verso valle c’é la fermata dell’autobus). Si prosegue sulla strada (trafficata nei mesi estivi) fino al Passo Palade (1518 m), ca.100 m più avanti, a sinistra, un sentiero devia per il paese Senale (1352 m).
Collegamenti con l’autobus per la Val d’Ultimo (Fermata sulla strada d’accesso presso la stazione a valle della funivia di Pavicolo) e per Senale.
Orari: www.sii.bz.it
Alloggi: Alberghi e Pensioni a Senale
Apt: www.ultental-deutschnonsberg.info
Terzo giorno
Senale - S. Felice – Lago di Tret - Fondo
Durante questa tappa, circa a metà strada, si oltrepassa il confine della Provincia di Trento. La mattina inizia con una comoda camminata, lasciandosi alle spalle il piccolo paese si scende su sentieri facili fino al Rio Novella. Nel greto del fiume fa piuttosto fresco e il paesaggio é naturale. Ben presto si raggiungono i primi prati di S. Felice e la piccola chiesa al centro del paese, dove inizia la salita al Lago di Tret (Felixer Weiher in tedesco e Lago di Tret in italiano sono le due denominazioni usate per questo lago), situato vicino al confine con il Trentino. Superata la comoda salita, il lago invita ad una breve sosta. Passato il confine, si arriva alla Malga di Tret, qui inizia la lunga discesa verso Fondo. Inizialmente su sentieri boschivi, poi su una scomoda strada forestale chiusa al traffico, si raggiunge il Lago Smeraldo. Da qui, un breve passaggio nel „Canyon Burrone “, ci porta direttamente al centro di Fondo, dove la fatica di questa tappa verrà ben presto dimenticata.
Dislivello in salita ca. 550 m
Dislivello in discesa ca. 950 m
Distanza ca. 17 km
Sottofondo: 5,3 km asfalto, 11,7 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste 6-7 ore
Descrizione del percorso: dalla piazza di Senale si segue la segnaletica n. 1, seguendo la „Via dei Masi “(strada asfaltata), scendendo ulteriormente si arriva nel greto del Rio Novella. Qui la segnaletica n. 1A ci conduce a S. Felice. Arrivati al centro del paese, presso la chiesetta inizia la salita, seguire la segnaletica „Felixer Weiher“ n. 9 fino al parcheggio, che d’inverno é anche l’arrivo della pista da slittino. Da qui si segue inizialmente la strada forestale con alcune ripide scorciatoie, fino ad una curva a sinistra, dove si devia sul sentiero con l’indicazione „Felixer Weiher “. Arrivati al lago di Tret si segue a destra l’indicazione Tret, attenzione a non superare il segnale successivo per Tret/n. 512. Un breve tratto conduce lungo il versante est del lago, dove si segue la segnaletica per la Malga di Fondo. Subito dopo aver traversato i prati si arriva ad un bivio (a destra devia il sentiero n. 57), si prosegue diritti seguendo la segnaletica n. 511. Il sentiero in discesa si immette nella strada forestale che porta fina alla Malga di Fondo. Sempre in discesa, passando per un deposito di legname si prosegue su strada asfaltata fino alla zona sportiva (tratto senza segnaletica), deviando a sinistra si oltrepassa il fiume, seguendo la sponda orografica sinistra del fiume si arriva al Lago Smeraldo. Quasi alla fine del lago si scende per la scala di ferro nel „Burrone“ (seguire segnaletica), una stretta strada in uscita a destra porta direttamente al centro di Fondo, dove si trova l’orologio maestoso azionato ad acqua. Attraversando la strada, a poca distanza, troveremo l’ufficio della Pro Loco locale.
Variante più breve: dopo la chiesetta di S. Felice, a destra, in discesa, sulla „Wasserfallweg“ si arriva a Tret, presso l’Hotel Aurora. Si passa il centro del paese seguendo la segnaletica n. 542 sulla vecchia strada che collegava Tret con Fondo. Tempo di percorrenza ca. 2 ore.
Diversi punti di ristoro sul percorso: Ristoranti a S. Felice, Malga di Tret (aperta dal 15 giugno al 15 settembre)
Alloggi: Hotel, B&B e Appartamenti a Fondo
Apt: www.visitvaldinon.it
Quarto girono
Fondo - San Romedio – Sfruz
Da Fondo l’escursione prosegue verso San Romedio, lungo un altipiano immerso nella quiete della Val di Non. La via inizia tra ordinati filari di meli e prati. In questo paesaggio ridente, lontano dal traffico, niente disturba il viandante. Sulla ciclopedonale asfaltata si raggiunge comodamente Salter. Alla fine del paese si scende lungo il ripido sentiero, spesso scivoloso per l’umidità della spettacolare forra che scende fino a San Romedio.
Questo frequentatissimo santuario é un luogo mistico che invita a trattenersi. Accanto all’eremo si trova anche un recinto per gli orsi. Sulla strada forestale, in leggera salita si arriva al Lago di Tavon e salendo un ripido sentiero nel bosco si raggiunge una piazzola panoramica, con vista sul santuario e il gruppo del Brenta. Si prosegue nel bosco lungo un sentiero pianeggiante raggiungendo comodamente il paese di Smarano. Lungo il cammino il panorama si apre di continuo sui laghi sottostanti di Tavon e di Coredo e sulle punte rocciose del Brenta. A poca distanza da Smarano si trova il grazioso paese di Sfruz.
Dislivello in salita ca. 750 m
Dislivello in discesa ca. 730 m
Distanza ca. 16,4 km
Sottofondo: 10,8 km asfalto, 5,6 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste 6-7ore
Descrizione del percorso: dal centro di Fondo, passando per la Pro Loco si scende fino alla strada principale, si gira a sinistra seguendo le indicazioni stradali Bolzano – Passo Mendola. Al bivio successivo si devia a destra (indicazione Vasio). Seguendo la strada si arriva all’incrocio dove si innesta la ciclopedonale per Romeno. Alla biforcazione si tiene la destra e si segue la segnaletica della ciclabile. Dopo una vistosa curva a sinistra si passa per la piccola cappella, si tiene la sinistra fino ad un incrocio, dove si gira a destra per la ciclabile. Si prosegue fino alla strada che collega Sarnonico con Seio e rimanendo sempre sulla ciclabile si passa lungo il bordo del campo da golf, „Golf Club Dolomiti“. Passato il campo si attraversa un breve tratto nel bosco fino alla biforcazione, si gira a sinistra puntando la collina con il grande parco giochi. All’altezza della collina si scende a Romeno fino alla strada provinciale, la si attraversa e si continua fino alla chiesa del paese. Dopo aver raggiunto le ultime case del paese si prosegue sulla ciclabile in direzione Salter. Al bivio prima di Salter si scende diritti e girando poi a destra si arriva al grande incrocio. Da qui si segue a sinistra la segnaletica n. 535 per San Romedio. Subito dopo inizia la discesa nella forra di S. Romedio, il sentiero nel bosco ombroso é ripido e spesso scivoloso. Dopo 300 metri di dislivello il sentiero si immette sulla strada che conduce a S. Romedio. Si risale la strada per ca. 400 m fino alla gradinata di pietra, che conduce al noto eremo di San Romedio. Difronte all’entrata si segue l’indicazione per Tres (SF – n. 535) salendo la via che costeggia il torrente. Si passa a sinistra del ponticello, alla successiva diramazione si svolta a destra seguendo la segnaletica (Tres – SF). Subito dopo il Dos Canestrin, una collina a 820 metri d’altezza, alla biforcazione si segue l’indicazione per Smarano – SF. Seguendo la stessa segnaletica si sale sul ripido sentiero fino al Lago di Tavon, 870 m. In prossimità del lago si gira a sinistra, indicazione Smarano/Tres – SF. Si costeggia la sponda del lago in direzione nord, dove si segue nuovamente la segnaletica (SF). Tenendo la sinistra si arriva alla strada forestale “Savior”, al primo incrocio si prosegue diritti (indicazione Smarano) e salendo il ripido sentiero nel bosco si raggiunge il punto panoramico. Svoltando a destra (Smarano/Tres – SF) si continua su un tratto pianeggiante fino al campeggio (località Merlonge 1030 m). Proseguendo diritti si trova nuovamente il segnavia per Smarano/Tres – SF. In breve si arriva alla strada asfaltata, la si attraversa, si prosegue diritti (segnavia rosso-bianco poco visibile) passando per una schiera di ville fino alla caserma dei pompieri di Smarano (segnaletica Tres, Vervò – SF, nuovamente presente). Si attraversa la strada, arrivati alla croce in cemento, si scende diritti (solo segnavia rosso – bianco, poco visibile) fino all’innesto con la strada principale (indicazione Tres, Vervò – SF). La si attraversa, camminando al lato della strada (segnaletica poco visibile) si raggiunge la chiesa in centro a Smarano. Si scende brevemente, fino a scorgere a destra un’interessante fontana con alcune vistose conchiglie e un parcheggio. Girando a sinistra (segnaletica nuovamente poco visibile) si arriva ad una biforcazione. Si tiene la destra (segnavia poco visibile, rosso – bianco), si passa fra la rinnovata villa e il fienile fino all’incrocio successivo, dove é nuovamente visibile la segnaletica. A sinistra, percorrendo una stretta via, si raggiunge il centro di Sfruz.
Diversi punti di ristoro sul percorso: a Romeno e al piccolo chiosco a San Romedio
Alloggi: pensioni, affittacamere, Hotel e Agritur a Sfruz
Apt: www.visitvaldinon.it
Quinto giorno
Sfruz - Tres - Vervò - Vigo di Ton
Questa é una delle tappe più lunghe della Via Vigilius. E´ consigliabile partire di buon’ora per raggiungere il centro del paese di Vervò, punto ideale per una breve sosta pranzo presso il ristorante vicino alla chiesa. La giornata inizia con una discesa relativamente comoda; da Sfruz si scende nel torrente Rivo delle Sette Fontane. Dopo la vecchia calcara, si prosegue sulla strada forestale che porta in direzione Tres. Si sfiora il paese, continuando su un lungo tratto con ampia vista, dove il paesaggio ci ricorda le colline della Toscana. Salendo ulteriormente si raggiunge Vervò. Da qui si costeggia per un breve tratto la strada principale fino ad arrivare alla strada forestale, che sale al punto panoramico, Verginaz. Si scende nella gola dell’imponente Rio Pongaiola, che porta acqua solo dopo forti temporali e piogge intense. Alcune ripide rampe in cemento portano ai prati della Malga Vervó, mettendo alla dura prova l’escursionista. Una strada forestale, in continuo saliscendi conduce nella Val Marzana. Dopo il bivio per Prà d’Arzia, si arriva alla diramazione sopra il Castel Thun. In prossimità dell’incantevole castello si apre un’ampia vista sul Brenta, la Val di Sole e le sovrastanti catene montuose. Passando attraverso campi di mele attorniati da un paesaggio mozzafiato, si raggiunge Vigo di Ton, la meta di questa giornata.
Dislivello in salita ca. 760 m
Dislivello in discesa ca. 1300 m
Distanza ca. 18,6 km
Sottofondo: 3,9km asfalto, 14,7 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste 8-9 ore
Descrizione del percorso: dalla chiesa di Sfruz si ritorna in direzione Smarano (seguire l’indicazione Smarano), alla biforcazione (con una croce di cemento) dopo la piccola cappella si gira a sinistra (segnaletica Sentèr dei Plazi – n. 6). Si scende lungo una via tra i meleti fino ad una vistosa curva a sinistra, dove si prende la strada forestale stretta (segnaletica Tres, Vervò –SF). Si scende su questa strada fino al greto del torrente, si risale poi la valle su un’ampia strada forestale fino alla diga situata prima del paese, dove si segue la strada fino a Tres. Prima di arrivare alla strada principale che porta a Vervò, in prossimità di un piccolo parco, si devia a sinistra sulla Via Brociai (segnaletica poco visibile) e si sale fino all’area di sosta per camper. Si segue il segnavia rosso-bianco (SF), costeggiando il parcheggio e la strada per Vervò fino all’innesto (in una curva a destra) con la strada principale. Si passa per il bosco seguendo la segnaletica per Sores – SF fino alla strada forestale, attraversandola si prosegue per un breve tratto cementato (segnaletica poco visibile). Arrivati al bivio successivo, si gira a destra, seguendo la segnaletica per Vervò – SF, attraverso prati si raggiunge la chiesa nel centro di Vervò. Si gira a sinistra sulla strada per Predaia e seguendo l’indicazione Vigo di Ton – SF, alla prima curva a sinistra, si sale sulla strada sterrata con la segnaletica SF. Dal punto panoramico Verginaz (936m), in leggera discesa lungo la gola, si raggiunge il Rio Pongaiola, spesso privo d’acqua. Passato il ponte si superano alcune ripide rampe cementate. Inizialmente la via segue il limite dei pascoli della Malga Vervò, per poi proseguire nel bosco. Senza difficoltà di orientamento si scende in Val Marzana fino all’innesto con la strada forestale n. 510 (Prà d’Arza). Si continua diritti fino alla biforcazione presso il serbatoio d’acqua, nelle vicinanze del Castel Thun. Si segue la segnaletica a sinistra in direzione Vigo di Ton. Si devia direttamente verso il Castel Thun (seguire l’indicazione), in prossimità del parcheggio si gira a sinistra e si scende lungo la strada stretta fino all’incrocio con il raccordo che porta a Vigo di Ton (seguire l’indicazone).
Diversi punti di ristoro sul percorso: Ristoranti a Sfruz
Alloggi: diverse possibilità a Vigo di Ton
Apt: www.visitvaldinon.it
Sesto giorno
Vigo di Ton – Malga Bodrina - Monte
La tappa di oggi richiede una buona resistenza ed é necessario alzarsi di buon mattino. La distanza non é particolarmente lunga, ma i notevoli metri di dislivello in salita e in discesa incidono particolarmente sulla difficoltà di questa tappa. Il tratto più impegnativo incomincia dopo la Malga Bodrina fino al Baito degli Aiseli, dove il sentiero é molto esposto e si raccomanda la massima attenzione. Da Vigo di Ton (482 m) si segue la strada fino al ponte che attraversa il Rio Rinassico, si sale per ca. mezzo chilometro sulla stretta strada asfaltata. Si continua nel bosco su un sentiero impegnativo, che dopo 1000 metri di dislivello porta alla Malga Bodrina (1562 m), situata su un ampio altipiano. Da qui una panoramica si apre sulla Val di Non, il gruppo del Brenta e a nord-est sulle Maddalene. Nei mesi estivi la malga é aperta con possibilità di pernottamento. Subito dopo la malga inizia la discesa verso Monte, su un sentiero esposto che attraversa un canalone a strapiombo. Anche se alcuni tratti sono assicurati con cavi d’acciaio, bisogna comunque camminare cauti e concentrati. Inaspettatamente si apre un panorama a 360°, in basso l’ampia Val d’Adige con Trento, il Monte Bondone, il gruppo del Brenta e del Lagorai, in lontananza, ad est si scorgono perfino le Pale di San Martino. Scendendo ulteriormente si raggiunge il Baito degli Aiseli (1416 m) dove un sentiero con ben 217 gradini conduce fino a Monte di Mezzocorona (891 m).
Dislivello in salita ca. 1250 m
Dislivello in discesa ca. 820 m
Distanza ca. 8,9 km
Sottofondo ca. 1,0 km asfalto e 7,9 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste 6½-7½ ore
Descrizione del percorso: dal centro di Vigo di Ton si segue la segnaletica “Malga Bodrina” fino al ponte che attraversa il Rio Rinassico. Oltrepassato il ponte, sempre seguendo la segnaletica per Malga Bodrina, si sale per ca. 500 m sulla stretta strada asfaltata, poi si devia a sinistra seguendo il ripido sentiero fino alla malga. Da qui si sale in direzione sud (sentiero n. 509) fino al primo incrocio, dove si segue la segnaletica per Mezzocorona/Monte. Dopo un breve passaggio nel bosco inizia il tratto più impegnativo della Via Vigilius. Si percorre un sentiero esposto (alcuni tratti sono assicurati con cavi d’acciaio) che attraversa un profondo burrone, fino ad arrivare alla piazzola d’emergenza per l’atterraggio dell’elicottero. Scesi fino al bivio presso il Baito degli Aiseli, si prosegue a sinistra sul sentiero n. 500 per Monte. Da qui si scende sugli innumerevoli gradini fino alla strada forestale che conduce a Monte di Mezzocorona.
Variante facile: da Vigo di Ton a Mezzolombardo percorrendo la Via Frassati
Questa variante da Vigo di Ton costeggia il promontorio arrivando a Mezzolombardo, dove si può pernottare. Si parte dal centro di Vigo di Ton, seguendo la segnaletica “Malga Bodrina”. Prima del ponte che attraversa il Rio Rinassico, si devia a destra sulla Via Frassati (segnaletica SF), che conduce a Mezzocorona.
Dati della variante: dislivello in salita ca. 310 m, dislivello in discesa 680 m, distanza 11,4 km, tempo di percorrenza ca. 4-5 ore.
Diversi punti di ristoro sul percorso: Malga Bodrina
Alloggi: alcuni Hotel a Monte
Apt: www.visitvaldinon.it
Settimo giornio
Monte – Mezzolombardo –Vallene (Monte Terlago)
Si lascia la località Monte scendendo in ca. 3 minuti di 620 metri di dislivello con la vertiginosa funivia fino a Mezzocorona, da qui in 15 minuti si raggiunge la stazione della ferrovia a scartamento ridotto Trento – Malè, che si trova a sud del paese. La ferrovia collega Mezzocorona con Mezzolombardo, situato a 3 km sull’altra sponda della valle, dove inizia la salita verso Fai della Paganella. La tappa da Mezzolombardo a Terlago é la più lunga della Via Vigilius e solo chi nei giorni precedenti ha risparmiato energie potrà concluderla interamente a piedi. In alternativa, si può raggiungere Fai della Paganella comodamente in autobus e da lì proseguire per Terlago. Il sentiero da Mezzolombardo sale ripido a serpentine fino all’altipiano di Fai della Paganella. Sopra l’abitato una comoda passeggiata costeggia la sovrastante montagna e porta al Passo Santel, vicino agli impianti della Paganella. Chi sale in autobus deve scendere alla fermata di Santel. Direttamente dal passo si scende per l'it. 680 nella Val Manara, passando per la “Cros dei Francesi”; si narra che qui fecero sosta le truppe napoleoniche. Passati per il bivacco ristrutturato “El Cason” si raggiunge il bivio di Molinel, nei cui pressi si trova un punto panoramico, con bella vista sulla Val d’Adige e Trento. Da qui si sale sul ripido sentiero verso il Lago di Lamar. Proseguendo si arriva al canalone, dove nel 1955 si staccò un’enorme frana dal monte sovrastante che distrusse quasi completamente Zambana Vecchia. Si scollina nei pressi del Prà della Bedola e si scende all’incantevole Lago di Lamar (m 714), il primo dei 3 laghi situati su questo altipiano. Il Lago Santo si trova più a sud, il Lago di Terlago vicino all’omonimo paese. Si cammina per un breve tratto lungo il lago e attraverso sentieri immersi nel bosco, si raggiunge Vallene, la meta di giornata.
Tratto Mezzolombardo - Lago di Lamar – Vallene (Monte Terlago)
Dislivello in salita 1476 m
Dislivello in discesa 971 m
Distanza 18,9 km
Sottofondo 18,9 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste 8½-9½ ore
Tratto Fai della Paganella – Vallene (Monte Terlago)
Dislivello in salita 687 m
Dislivello in discesa 944 m
Distanza 13 km
Sottofondo 13 km sentieri, strade secondarie e strade forestali
Tempo di percorrenza senza soste 3 - 4 ore
Descrizione del percorso: a Mezzolombardo (227 m), presso la Chiesa di San Giovanni inizia la salita che porta all’altipiano dove si trova la località Fai della Paganella. A sinistra della chiesa si sale la strada fino ad arrivare alla chiesa di San Pietro. Aggirato il cimitero si entra nel bosco e un sentiero ripido (n. 602B) sale lungamente per la Val del Rì (qualche tratto leggermente esposto) fino all’incrocio con il sentiero n. 602C e con la strada provinciale che porta a Fai. Si attraversa la strada e si prosegue sul sentiero fino a Fontana Fredda. Il sentiero panoramico, n. 680, passa a monte di Fai della Paganella (968 m) e costeggia la strada fino al Passo del Santel (1033 m), il punto più alto di questa tappa. Si attraversa la strada per Andalo e si scende sul sentiero n. 680. L’innesto del sentiero é poco visibile, si trova dietro una cabina per la distribuzione di corrente elettrica. Si prosegue su un’alternanza di strade forestali e sentieri nella Val Manara, passando per la Cros dei Francesi. Al primo incrocio, si gira a sinistra (ignorando il sentiero a destra con il n. 682), al secondo incrocio si gira nuovamente a sinistra (ignorando il sentiero a destra con il n. 682A). Sempre in discesa si raggiunge il bivacco „El Cason“, subito dopo il punto panoramico e bivio „Molinel“; qui si gira a destra e si sale seguendo il sentiero 681 e la segnaletica per il Lago di Lamar. Senza difficoltà di orientamento, ai piedi del Monte Paganella, si sale per 400 metri di dislivello fino al Prà della Bedola (m 810) e si scende al Lago di Lamar. Prima del ristorante Ai Tre Faggi si gira a sinistra, si cammina lungo la sponda del lago fino ad un ampio incrocio, dove si segue l’indicazione Terlago/Vallene. All’incrocio successivo si tiene la destra, attraverso un bosco ombroso si arriva al Campeggio Laghi di Lamar e scendendo ulteriormente si raggiunge la frazione di Vallene (711 m).
Orario della ferrovia Trento – Malè / tratta Mezzocorona-Mezzolombardo www.ttesercizio.it/Treno/
Diversi punti di ristoro sul percorso: Fai della Paganella, Albergo ai Tre Faggi vicino al Lago di Lamar
Alloggi: Vallene, Agritur Vallene (aperto tutto l‘anno - www.prolocoterlago.it). A seconda dell’alloggio scelto, la distanza della tappa successiva per Vela può variare
Apt: www.prolocoterlago.it
Ottavo giorno
Vallene - Vela – Trento
L’ultima tappa della Via Vigilius, conduce da Vallene fino a Vela/Trento. Il percorso di questa tappa é anche l’inizio del sentiero di San Vili, progettato dalla SAT Trentina e rivisita la via che il vescovo San Vigilio percorse fino in Val Rendena, dove venne bastonato a morte. È un caso quasi miracoloso, che queste due vie confluiscano e percorrano il medesimo tracciato fino a Trento. E come spesso nella vita, l’inizio e la fine si intrecciano. Da Vallene si scende a Vela, un piccolo sobborgo di Trento. Dopo una faticosa settimana, ma sicuramente con lo spirito rilassato, per evadere dalla frenesia della città, si consiglia di percorrere in autobus di linea la tratta fino Trento.
Dislivello in salita 570 m
Dislivello in discesa 1114 m
Distanza 11 km
Sottofondo: ca. 1,6 km asfalto, 9,4 km sentieri, strade secondarie e forestali
Tempo di percorrenza senza soste 4 - 5 ore
Descrizione del percorso: Da Vallene (m 711), si sale fino al campeggio Laghi di Lamar, si prosegue poi su una strada forestale nel bosco di pino nero, seguendo le indicazioni per "Lago di Terlago"; lasciate ai lati numerose deviazioni, si scollina il largo crinale boscoso (m. 800), passando sul versante meridionale delle Coste di Terlago. Lungo un comodo e ampio sentiero si supera il belvedere sul Lago di Terlago e in diagonale si cala progressivamente fino ad incrociare una prima strada forestale (Pontaroi), immettendosi poi in una seconda si arriva alla località Spiaggi (m. 550) in prossimità della discarica comunale di inerti. Si prosegue nel bosco lungo un sentiero con vari saliscendi fino all’imbocco del sentiero SAT 611 che si percorre in salita per un breve tratto fino al bivio con il sentiero San Vili (segnavia 627). Rimanendo su questo sentiero ripido si raggiunge la sommità del Monte Soprasasso (m. 800); al balcone panoramico del "Pontesel", usato nella seconda guerra mondiale come postazione contraerea italiana, si percorre un tratto esposto che si affaccia sulla Valle dell'Adige; il passaggio è largo e facile ma bisogna porre la dovuta attenzione. Lungo il percorso che scavalca il Soprasasso (o Sorasass) si incontrano numerose testimonianze belliche austroungariche che risalgono alla Prima guerra mondiale (gallerie, trincee, postazioni, fuciliere, cisterne per l'acqua, ecc.). Un ripido sentiero militare conduce a Vela (197 m), un piccolo sobborgo vicino a Trento.
Orario autobus da Vela per Trento www.ttesercizio.it
Diversi punti di ristoro sul percorso: la piccola baita Laura al Soprasasso
Alloggi: Hotel, B&B e Appartamenti a Trento
Apt: www.discovertrento.it
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end point
Città di Trento nella provicia di Trento
required equipment
Leggeri scarponi da trekking con suola in gomma a profilo tecnico, abbigliamento impermeabile, un ombrello, una borraccia e provviste giornaliere, occhiali da sole e protezione solare. La scelta di un idoneo abbigliamento da indossare lungo la Via Vigilius è legata alla stagione e alle condizioni meteo. E’ necessaria una meticolosa pianificazione delle singole tappe. Per un’impresa di questa lunghezza, risparmiare sul peso è un fattore importante!
Tips for the tour
Arrivare un giorno prima e pernottare nel Vigilius Mountain Resort a San Vigilio www.vigilius.ii
Difficulty
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Fitness
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Technique
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Experience
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Landscape
Recommended season
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Dec.
Directions
self-arranged arrival
Con i mezzi di trasporto pubblici fino a Lana di Sopra:
Coincidenza autobus dalla stazione ferroviaria di Merano per Lana di Sopra
Coincidenza autobus dalla stazione ferroviaria di Postal per Lana di Sopra
L’orario é disponibile sul sito: www.sii.bz.it
Presso la fermata dell’autobus a Lana di Sopra (rotatoria) si attraversa la strada e si procede brevemente in direzione della Val d’Ultimo (indicatore stradale). La stazione a valle della funivia di San Vigilio è ben visibile e si trova sulla parte destra della strada.
In macchina fino a Lana di Sopra:
Da Bolzano percorrendo la MeBo fino all’uscita Merano-Sud, si prosegue fino a Lana di Sopra dove si segue l’indicazione stradale per la Val d’Ultimo. Quasi subito sulla parte destra della strada si trova il parcheggio della stazione a valle della funivia di San Vigilio.
Orario della funivia: www.vigilio.com
Parcheggio gratuito presso la stazione a valle della funivia San Vigilio
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