Chiesa di S. Ippolito a Glaiten/Le Coste
Chiesa & convento,
Via Passiria 40,
39015
San Leonardo in Passiria
Chiamaci
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Chiesa di S. Ippolito a Glaiten/Le Coste
La chiesa di S. Ippolito a Glaiten sovrasta il paese di S. Leonardo offrendo una vista spettacolare sull'intera valle.
La collina su cui posa la chiesa è uno dei siti archeologici più importanti della valle per i ritrovamenti di antichi insediamenti. Alla fine degli anni cinquanta vennero rinvenuti dei cocci di ceramica e negli anni a seguire nelle vicinanze della chiesa emersero pezzi in argilla cotta. Mancando tuttavia dei ritrovamenti preistorici chiaramente attribuibili non è possibile stabilire una data precisa sulla nascita della chiesa. L'ipotesi più accreditata dagli archeologi è che si tratti di un rogo votivo della cultura di Luco-Meluno (tarda età del bronzo, 1100 - 900 a. Cr. circa).
Certo è invece che nell'alto medioevo le zone circostanti furono abitate da agricoltori in quanto tutti i nomi delle località e dei masi sono di origine tedesca.
La chiesa stessa risale al Trecento sebbene si presuma che le sue origini siano ancora più antiche come suggerisce anche il nome di S. Ippolito.
Di maggiore importanza archeologica è la Silberhütt-Höhe nei pressi di Stulles. Sulla collina ben visibile considerata un luogo di culto pagano, a partire dal 1937 gli archeologi fecero numerosi ritrovamenti come cocci di argilla, un frammento di un mulino e diversi altri piccoli ritrovamenti. Durante un disboscamento fu rinvenuta la pietra perfettamente conservata di una macina a leva. Tali reperti suggeriscono che dal terzo secolo quei luoghi ospitassero un insediamento dell'età di ferro che durò fino alla fine di quell'epoca storica. Ai margini esterni della collina scoscesa si trova una parete di roccia con delle misteriose coppelle.
Accanto ai siti dei ritrovamenti preistorici e all'antico insediamento di agricoltori che costeggia il sentiero, vi è un'altra particolarità degna di nota, tuttavia raramente visibili: la chiesa di S. Ippolito ospita l'unico ciclo di affreschi della valle. Durante dei piccoli lavori di restauro vennero alla luce dei resti di affreschi raffiguranti delle scene di vita di S. Ippolito. Essendo una vera rarità tali affreschi vantano un'importanza sovraregionale e dimostrano la diffusione del nuovo stile pittorico di Giotto nell'area del Tirolo. Risalenti al 1380 sono attribuiti alla Scuola di Bolzano. Il laovor potrebbero essere stato commissionato dal giovane signore Hiltprant von Passeier (morto nel 1418). A causa dei danni subiti durante ripetuti lavori nel XIX secolo, oggi gli affreschi sono conservati solo in parte. Sulla facciata esterna meridionale è raffigurato San Cristoforo. L'opera potrebbe essere del giovane artista che realizzò anche gli affreschi interni. I signori von Passeier si sono fatti immortalare nello stemma dando dunque ulteriore importanza a S. Ippolito.
La chiesa può essere visitata solo all'esterno.
Come arrivare
Da Merano in direzione Val Passiria fino a S. Leonardo. Da qui si segue la strada per il Passo Giovo e si devia a sinistra per la località Glaiten/Le Coste.
La collina su cui posa la chiesa è uno dei siti archeologici più importanti della valle per i ritrovamenti di antichi insediamenti. Alla fine degli anni cinquanta vennero rinvenuti dei cocci di ceramica e negli anni a seguire nelle vicinanze della chiesa emersero pezzi in argilla cotta. Mancando tuttavia dei ritrovamenti preistorici chiaramente attribuibili non è possibile stabilire una data precisa sulla nascita della chiesa. L'ipotesi più accreditata dagli archeologi è che si tratti di un rogo votivo della cultura di Luco-Meluno (tarda età del bronzo, 1100 - 900 a. Cr. circa).
Certo è invece che nell'alto medioevo le zone circostanti furono abitate da agricoltori in quanto tutti i nomi delle località e dei masi sono di origine tedesca.
La chiesa stessa risale al Trecento sebbene si presuma che le sue origini siano ancora più antiche come suggerisce anche il nome di S. Ippolito.
Di maggiore importanza archeologica è la Silberhütt-Höhe nei pressi di Stulles. Sulla collina ben visibile considerata un luogo di culto pagano, a partire dal 1937 gli archeologi fecero numerosi ritrovamenti come cocci di argilla, un frammento di un mulino e diversi altri piccoli ritrovamenti. Durante un disboscamento fu rinvenuta la pietra perfettamente conservata di una macina a leva. Tali reperti suggeriscono che dal terzo secolo quei luoghi ospitassero un insediamento dell'età di ferro che durò fino alla fine di quell'epoca storica. Ai margini esterni della collina scoscesa si trova una parete di roccia con delle misteriose coppelle.
Accanto ai siti dei ritrovamenti preistorici e all'antico insediamento di agricoltori che costeggia il sentiero, vi è un'altra particolarità degna di nota, tuttavia raramente visibili: la chiesa di S. Ippolito ospita l'unico ciclo di affreschi della valle. Durante dei piccoli lavori di restauro vennero alla luce dei resti di affreschi raffiguranti delle scene di vita di S. Ippolito. Essendo una vera rarità tali affreschi vantano un'importanza sovraregionale e dimostrano la diffusione del nuovo stile pittorico di Giotto nell'area del Tirolo. Risalenti al 1380 sono attribuiti alla Scuola di Bolzano. Il laovor potrebbero essere stato commissionato dal giovane signore Hiltprant von Passeier (morto nel 1418). A causa dei danni subiti durante ripetuti lavori nel XIX secolo, oggi gli affreschi sono conservati solo in parte. Sulla facciata esterna meridionale è raffigurato San Cristoforo. L'opera potrebbe essere del giovane artista che realizzò anche gli affreschi interni. I signori von Passeier si sono fatti immortalare nello stemma dando dunque ulteriore importanza a S. Ippolito.
La chiesa può essere visitata solo all'esterno.
Come arrivare
Da Merano in direzione Val Passiria fino a S. Leonardo. Da qui si segue la strada per il Passo Giovo e si devia a sinistra per la località Glaiten/Le Coste.
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