Vedetta Alta
Escursione in montagna 39040 ProvesDurata 4,8 h
Percorso 11,5 km
Ascesa 1100 hm
Discesa 1100 hm
Altezza massima 2627 m
Vedetta Alta - Informazioni
Direzioni
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Punto di partenza
Parcheggio presso il tunnel di Proves - Val d'Ultimo
Si prende la forestale che in poco meno di 2 km nel bosco arriva nella splendida zona della Malga di Cloz. Si punta ora decisamente verso nord al Malghetto di Cloz per facili prati con pendenza modesta. Arrivati al Malghetto bisogna stare un po' attenti perché qui inizia la parte "ravanatoria", ovvero "l'orientamento fai da te" ( chi non vuole problemi seguirà il sentiero 133 fino alla Malga Kesselalm, quindi per sentiero 11 fino alla cima e ritorno per la stessa via). Chi invece non ama la vita comoda seguirà il nostro itinerario e non se ne pentirà perché ne vale la pena. Poco a monte del Malghetto di Cloz si stacca a nord ovest un traccia diretta verso la " Busa di Cloz " una bella conca tra il Cornicolo e Cima Belmonte. Giunti sul bordo della "busa" però si piega decisamente verso ovest seguendo delle vaghe tracce fino alla dorsale di Cima Belmonte, che si risale brevemente fino ad intercettare un bel sentiero, non segnato sulla carta che si inoltra in costa, quasi pianeggiante, nell'ampio vallone Belmonte che arriva fin sotto la cima della Vedetta Alta (una possibile alternativa in quota, un po' più impegnativa, consiste nel salire la cima Belmonte per la dorsale sudest e quindi traversare, lungo la cresta ovest fino alla Vedetta Alta). Il sentiero è segnato di recente, anche se non frequentemente, quindi con un po' di attenzione si segue senza difficoltà fino ai ruderi della ex Malga Belmonte, quando praticamente scompare d'improvviso. Probabilmente sale fino alla cresta ma niente paura: si prosegue con percorso libero, senza perdere quota, in un paesaggio grandioso tra lievi saliscendi, fino alla conca sotto alla cima. Secondo la carta, nella conca sotto la cima ci dovrebbe essere il sentiero 117 che sale in vetta e che invece non c'è o che comunque è irrintracciabile. Risaliamo quindi "a naso" la conca fino ad intercettare le vaghe tracce (tratteggio nero sulla carta che si stacca dal fantomatico 117) che risalgono il costone fino alla dorsale sud, quindi con facili balze e qualche breve tratto di 1° grado fino alla cima con una grande croce in legno. Il panorama è grandioso, simile a quello del Luco ma un po' più spostato verso ovest. La discesa e il ritorno avviene per il crinale sud ovest: ci si abbassa oltre il bivio con il sentiero 20 che sale dalla Val D'Ultimo, si scende ancora per sfasciumi fino a cercare le tracce del sentiero 11, anche queste assai vaghe: la direzione comunque è chiara, bisogna puntare il piccolo passo quotato m 2344 sulla carta, in direzione sud. Si scende quindi a intuito, cercando di non perdere troppa quota, traversando una grande conca pietrosa. Poco sotto al passo la traccia torna evidente e si scollina senza difficoltà, con bellissimo panorama sull'altopiano pascolivo dell' Alpe di Brez. Il sentiero però si perde ancora subito dopo il passo, quasi improvvisamente, ma il terreno è facile e aperto e digrada dolcemente verso sud ovest in direzione dei ruderi dell' ex Malga Samemberg, dove ci dirigiamo transitando accanto a delle pozze d'acqua. Si tiene d'occhio frequentemente l'altimetro per non correre il rischio di abbassarsi troppo: quando siamo a quota 2200 circa ed avvistiamo i ruderi della malga in basso, dobbiamo cercare di intercettare, verso est, il sentiero 133 Bonacossa che torna verso il Monte Ometto: ci aiuta un grande ometto di pietre alto 2 metri che si scorge a grande distanza sul ciglio della scarpata e ci indica la direzione. Lo raggiungiamo e, a questo punto, i problemi di orientamento sono praticamente risolti. Il sentiero prosegue quasi pianeggiante verso est alla base del Monte Ometto, che si aggira sul fianco sud: incontriamo il bivio col sentiero 12 che sale alla cima, noi lo ignoriamo calando ancora un po' di quota e riprendendo con direzione nord-ovest fino al bellissimo punto panoramico quotato sulla carta 2047. Il sentiero ora piega con un lungo traverso per raggiungere il versante opposto dove c'è la Malga Kesselalm. Attenzione anche qui a non mancare il bivio 133 che ci riporta al Malghetto di Cloz e quindi, per la stessa via del ritorno, alla Malga di Cloz e al parcheggio. Sulla carta, dopo Malga Kesselalm e 8 tornanti scendendo lungo la forestale è segnato un sentiero, con tratteggio nero, che dovrebbe condurre direttamente alla Malga di Revò e quindi alla Malga Cloz, che invece è introvabile. -
Punto d'arrivo
Parcheggio presso il tunnel di Proves - Val d'Ultimo
Attrezzatura richiesta
Attrezzatura ed abbigliamento da montagna.
Difficoltà
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Difficoltà
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Fitness
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Tecnica
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Esperienza
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Paesaggio
Stagione consigliata
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Come arrivare
In macchina
Si posteggia l'auto nel parcheggio poco prima del tunnel che passa sotto la zona di Passo Castrin e che collega Proves con la Val d'Ultimo in Provincia di Bolzano.
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