Teatro

Il ballo di Antonio Viganò e Julie Stanzak

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L'evento

Il manifesto poetico del Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt

I personaggi de “Il ballo”, prigionieri in una stanza – metafora del mondo – cercano di dare un senso alla propria vita, a questa “pupazzata” o “pantomima” che sono le vite desertiche e vuote. Prigionieri delle proprie abitudini e convenzioni sociali, di uno spazio fisico e mentale, lottano per non soccombere alle regole e alle logiche a loro imposte. Prigionieri non solo di quello spazio fisico ma anche dello sguardo che gli “altri” gli rimandano, cercano una via di fuga, un modo per ritrovare una propria soggettività, una propria storia, intima ed esclusiva. La loro lotta è un elogio alla vulnerabilità umana, un canto alla possibilità di esistere e farsi bellezza e stupore.

Ci sono grandi muri in questo spettacolo, muri senza finestre, che sono stati costruiti senza che nessuno se ne accorgesse; mai un rumore, mai una voce di muratore. Eppure alla fine, senza farci caso, tutti siamo imprigionati tra quei muri, fuori dal mondo. E non ci sono finestre, o perlomeno non riusciamo a trovarle. Ma forse è meglio così, forse è meglio evitare altri tormenti. Se poi una finestra si aprisse chissà quante cose nuove ci rivelerebbe. 


validato dalla redazione

Caratteristiche dell’evento

Informazioni partecipazione

Accesso privo di barriere architettoniche

Informazioni sull'opera teatrale

Cast e organizzazione

Attori: Michele Fiocchi, Vasco Mirandola, Monica Trettel, Michael Untertrifaller, Rodrigo Scaggiante, Maria Magdolna Johannes, Daniele Bonino, Matteo Celiento, Mirenia Lonardi, Rocco Ventura, Jason De Majo
Autore: Antonio Viganò
Costumi: Maria Pascale, Antonio Panzuto (Bühnenbild/Scenografie)
Musiche: Michelangelo Campanale - Light Design
Regia: Antonio Viganò, Julie Stanzak (Choreographie/Coregrafie)

Genere

Dramma

Video dell'evento