Chiesa di San Vigilio
Chiesa & convento,
39030
San Vigilio di Marebbe
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Chiesa di San Vigilio
La chiesa di San Vigilio, già filiale della Pieve di Marebbe, ha origini molto antiche: in tempi lontani, secondo una tradizione locale, venne distrutta da una frana che precipitò improvvisa ed impetuosa su tutto il paese. All'inizio del scolo XVI la chiesa venne ricostruita in stile gotico, a differenza della più antica, certo ancora in stile romanico. Nel 1781 la secolare costruzione veniva infine rasa al suolo assieme alla vetusta cappella di S. Enrico per costruire al suo posta la chiesa attuale. Della vecchia costruzione è rimasto ancora il campanile.
La pseudocupola della navata e quella dell'apside sono orante con due grandi affreschi, ancora freschissimi di colore, eseguiti nell'anno 1782 dal famoso pittore tedesco Matthäus Günther, allora direttore dell'Accademia di Augusta.
L'affresco della navata reappresenta due scene contrapposte: il martirio di S. Vigilio, vescovo di Trento, e il trionfo della Fede. Il dipinto dell'apside invce rappresenta i santi patroni del luogo: i SS. Enrico e Cunegonda, per la distrutta cappelle momnima, i SS. Vigilio ed Ulrico come titolare dell'altare maggiore e i SS. Francesco Saverio e Antonio da Padova come titolari dei deu altari laterali.
Gli eleganti coretti ai lati del pontile dell'organo, sono opere raffinatissime, come pure il pulpito e la fastosa cornice della Mdaonna dell'Aiuto, pure di stucco, sulla parete opposta al pulpito.
L'Altare maggiore, ligneo, ancora compiutamente barocco, `ornato con una pala ad olio, opera di Pietro Denifle, scolaro del Günther.
Gli altari laterali, eseguiti nel 1840 in stile barocco dall'artefice di La Valle Francesco Tavella, sono ornati con statue superstiti dagli altari settecenteschi della vecchia chiesa.
La pseudocupola della navata e quella dell'apside sono orante con due grandi affreschi, ancora freschissimi di colore, eseguiti nell'anno 1782 dal famoso pittore tedesco Matthäus Günther, allora direttore dell'Accademia di Augusta.
L'affresco della navata reappresenta due scene contrapposte: il martirio di S. Vigilio, vescovo di Trento, e il trionfo della Fede. Il dipinto dell'apside invce rappresenta i santi patroni del luogo: i SS. Enrico e Cunegonda, per la distrutta cappelle momnima, i SS. Vigilio ed Ulrico come titolare dell'altare maggiore e i SS. Francesco Saverio e Antonio da Padova come titolari dei deu altari laterali.
Gli eleganti coretti ai lati del pontile dell'organo, sono opere raffinatissime, come pure il pulpito e la fastosa cornice della Mdaonna dell'Aiuto, pure di stucco, sulla parete opposta al pulpito.
L'Altare maggiore, ligneo, ancora compiutamente barocco, `ornato con una pala ad olio, opera di Pietro Denifle, scolaro del Günther.
Gli altari laterali, eseguiti nel 1840 in stile barocco dall'artefice di La Valle Francesco Tavella, sono ornati con statue superstiti dagli altari settecenteschi della vecchia chiesa.
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