Tre Cime di Laveredo
Tre Cime di Laveredo
Fin dalla prima salita sulla Cima Grande, con i suoi quasi 3000 m di altitudine, le Tre Cime di Laveredo sono diventate il punto di partenza di molti sport alpini e dei loro sviluppi, meta ambita di numerosi alpinisti, nonché la più grande attrazione delle Dolomiti.
Nel 1869 la Cima fu scalata per la prima volta dall'autoctona guida Franz Innerkofler, assieme a Peter Salcher e al noto alpinista viennese Paul Grohmann, utilizzando quella che oggi è la strada normale: in sole tre ore di arrampicata raggiunsero la vetta. A partire da questo momento le Tre Cime di Laveredo divvenero teatro di spettacolari prestazioni su roccia. Interrotte dalle operazioni belliche del primo conflitto mondiale, le ulteriori scoperte ripresero negli anni '30, questa volta attraverso le estremamente impegnative pareti nord, a quel tempo considerate per il loro grado di difficoltà, non percorribili. Successivamente, si svilupparono nuovi e più diretti percorsi, e numerosi record - alcuni dei quali discutibili - vennero stabiliti.
La facile accessibilità del massiccio montuoso tramite una strada asfaltata (a pedaggio) fino al Rifugio Auronzo, conduce, specalmente in luglio e agosto, su sentieri completamente affollati, segnando così i limiti del turismo nelle Dolomiti. In alta stagione, sulle larghe ed estremamente facili vie per le Cime, si formano regolarmente code.
Gli splendidi scenari da sogno delle Dolomiti di Sesto, con le Tre Cime di Laveredo come punto culminante, giustificano tuttavia ampiamente la visita. Solo il momento andrebbe scelto con attenzione.
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