Tour de Non MTB Experience: Tappa 03 Malga di Romeno - Sporminore

Sentieri mountain bike 39040 Termeno
    • (0)
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Durata 5,5 h

Percorso 42,6 km

Ascesa 1270 hm

Discesa 2503 hm

Altezza massima 2111 m

Tour de Non MTB Experience: Tappa 03 Malga di Romeno - Sporminore - Informazioni

DAL PUNTO PIU’ ALTO DEL TOUR IN PICCHIATA VERSO SUD  
Si inizia questa tappa in stile “bike&hike” ed ecco che ci si ritrova sul tetto del Tour de Non. Alla cima del Monte Roen i bikers non hanno raggiunto solo la montagna più alta della massicciata della Mendola ma anche il punto più alto di questo alpencross di 4 giorni. Da questo ineguagliabile punto panoramico non sfugge nulla: ai piedi dello strapiombo la Val d’Adige e la Strada del Vino di Caldaro, ad est le cime dolomitiche dal gruppo del Sella fino alla Marmolada, a nord la grandiosa massicciata con le Alpi di Tux e Stubai, ad ovest le Dolomiti di Brenta con ai suoi piedi l’ampia Val di Non. Mettiamola così, in questa tappa si raccolgono i frutti di tutte le fatiche dei giorni precedenti. Più in alto di così non si può andare e quindi ora ha il via una lunghissima discesa sempre in cresta e lungo il confine culturale e linguistico tra Trentino e Alto Adige. Solo dopo un lungo tratto si arriva al Passo Predaia e qui si abbandona la cresta in direzione ovest per atterrare sui morbidi e verdi prati della Predaia. Su single trails a tratti molto scorrevoli e a tratti dissestati finalmente si raggiungono anche i paesi e le loro genti. Da questo punto di vista ci si rende conto solo ora che il giorno precedente era trascorso in un ambiente così solitario e sperduto.
Prima di intraprendere la lunga attraversata in uno dei tanti canyon che scavano la Val di Non e di raggiungere il medievale Castel Thun nella parte bassa della valle ci si lascia piacevolmente sorprendere da una chicca imperdibile che solo alcuni bikers del posto conoscono: “Amedeo super flow trail”, un single trail unico nel suo genere, un dono di madre natura che regala ai bikers divertimento puro scendendo dal Rifugio Sores fino a Vervò. Ci sono stati bikers che, con le lacrime agli occhi, hanno risalito i 200 metri di dislivello sulla strada asfaltata per poter scendere nuovamente questo trail! La prima volta che lo si percorre non si riesce a credere come questo sentiero sia perfettamente modellato nel paesaggio. E alla seconda volta un’esclamazione nasce spontanea: QUESTA deve essere stata mano del creatore dell’universo dei bikers!

Direzioni

  • Punto di partenza

    Malga di Romeno

    La tappa ha inizio presso la Malga di Romeno (1770 m) con una ripida forestale in direzione della cima del Monte Roen (2112 m). Sono 2 i chilometri che separano la malga dalla cima con un dislivello di 340 m: quanto di questo tratto si riesce a fare in sella dipende molto dalla forza, la tecnica e le condizioni del biker. Anche i bikers più allenati devono mettere in conto circa un’ora di tragitto poiché metà di questo bisogna farlo spingendo la bici. Già a quota 1860 m la strada diventa estremamente ripida e dopo 1 km si trasforma in carrareccia sempre più sconnessa. Si prosegue spingendo la propria bici attraverso il fianco erboso disseminato da mughi fino a raggiungere la cresta della costiera della Mendola con poco più avanti la riconoscibile croce di cima del Monte Roen dove fare la prima meritata sosta davanti ad un panorama sensazionale. La partenza dalla Malga di Romeno di buon mattino ha il grosso vantaggio di permettere di arrivare per primi in cima e potersi godere da soli l’ambiente e il panorama. I trailrunner, gli escursionisti e gli altri bikers che quotidianamente frequentano il Monte Roen a quell’ora sono ancora per strada e affolleranno la cima quando noi saremo già proiettati nel lunghissimo single trail che caratterizza la tappa di oggi.
    La continuazione del single trail “Costiera della Mendola” per 2,8 km verso sud si svolge interamente sul sentiero SAT numero 500 il quale risulta quasi completamente fattibile in sella per il biker con buona tecnica. Questo sentiero presenta però due tratti in discesa delicati e dal fondo molto eroso dove vi preghiamo di portare la bici a mano (un primo tratto di 120 me un secondo tratto di 250 m). Il primo passaggio critico lo si raggiunge già al km 2,3 qualche metro appena dopo la croce di cima del Monte Roen dove il sentiero improvvisamente scende a picco tra i mughi diventando in un solco eroso dal fondo ghiaioso e sconnesso. Una conduzione pulita e rispettosa della bici è a malapena possibile anche per chi possiede tecniche di guida molto buone e quindi riteniamo che spingere la bici sia il comportamento più sensato per non rovinare ulteriormente il fondo del sentiero e per garantire la sicurezza degli escursionisti che salgono. Il secondo passaggio delicato presenta le stesse caratteristiche del primo appena descritto e lo si incontra al km 3,7 presso testa Nera prima della discesa verso la Bocca di Val Calana. Anche qui si è creato un solco ghiaioso e si aggiunge il fatto che questo procede a sinistra in cresta dove in alcuni punti è molto esposto. Per motivi di sicurezza e in ogni caso per avere riguardo di questo sentiero già fortemente compromesso e per non mettere in pericolo gli escursionisti che si incontrano vi chiediamo anche in questo punto di portare la propria bici a mano in discesa per un breve tratto. Fatta eccezione per i 2 tratti appena descritti, il resto del sentiero in cresta lungo la Costiera della Mendola dal Monte Roen fino alla Bocca di Val Calana (4,8 km) anche se stretto risulta completamente pedalabile per un buon biker. Con il corretto coinvolgimento del corpo si riescono a superare in sella anche tratti più brevi in piano ed in salita. Poiché il sentiero si snoda prevalentemente attraverso boschi di mughi dove la visibilità è scarsa, è necessario moderare la propria velocità dato che naturalmente questo sentiero è molto frequentato anche dagli escursionisti ai quali bisogna sempre dare la precedenza.
    Dalla Bocca di Val Calana in poi il sentiero diventa più ampio, si alza di un paio di metri per poi proseguire lungo la cresta senza alcuna perdita considerevole di dislivello. Si passa la strada forestale presso il Grauner Joch (6,3 km, 1799 m) e poco oltre al km 6,7 si raggiunge una piccola baita con bel panorama sulla Vald’Adige. Ora si imbocca un single trail serpeggiante in discesa fino al capitello di Santa Barbara (7,6 km) prima che al km 7,9 una rampa verso la cima del Grauner Joch ci obbliga a scendere dalla sella e a spingere. Il sentiero prosegue ora con un saliscendi (…). Si resta sempre sul sentiero di cresta e senza farsi tentare dalle altre tracce più battute ed evidenti sulla destra che porterebbero a scendere inutilmente. Presso Roccia Larga (9,2 km) ancora una volta ci avviciniamo al vertiginoso bordo della parete rocciosa a picco sulla Val d’Adige che segna anche il confine con l’Alto Adige prima di lasciare definitivamente il sentiero in cresta al km 9,8 (prima della rampa che sale al Corno del Cervo) per dirigerci ad ovest fino all’accogliente Malga Rodeza (10,6 km) dove ci godiamo una meritata pausa presso questa malga ben gestita e recentemente rinnovata.
    La discesa da Malga Rodeza fino al Rifugio Predaia Ai Todes’Ci si sviluppa interamente su strada forestale sterrata. Al km 12,6 (1400 m) la abbandoniamo e prima del rifugio svoltiamo a destra su una carrareccia attraverso il fianco dell’altopiano della Predaia. Subito la carrareccia ci introduce al single trail “Prati Predaia” che con alcuni tratti sconnessi attraversa il bosco per poi farci atterrare nei pressi di un piccolo impianto di risalita nel mezzo di rigogliosi prati. Presso l’edificio dell’impianto di risalita (14,5 km, 1256 m) imbocchiamo la strada asfaltata e ci dirigiamo verso sud fino al parco avventura Sores Park di fianco al Rifugio Sores (15,5 km, 1203 m). All’incrocio ci manteniamo sulla destra in discesa per 500 metri fino a quando notiamo una sterrata sulla sinistra nei pressi di un tornante della strada asfaltata che scende verso destra (16,0 km, 1142 m). Imbocchiamo la sterrata e dopo 150 metri curviamo nettamente a destra su una carrareccia nel bosco che subito diventa un single trail ripido ma molto scorrevole. A partire da circa il km 17,0 l’Amedeo Super Flow Trail strega ogni biker: il sentiero si si snoda in una serie di curve attraverso il dolce pendio di una pineta senza ostacoli, difficoltà o intralci. Un flow trail perfetto creato dalla natura dove, come in un pump track, si affrontando e si superano le sue curve paraboliche lavorando solo con il corpo. Il trail termina in una pineta nella parte alta del paese di Vervò (Vervasio, 17,8 km, 950 m).
    Continuiamo il tour tenendoci verso sinistra passando inizialmente su un sentiero in discesa fino all’area pick nick “Verginaz” (18,1 km, 935 m). Da qui ci si immette a sinistra sulla strada sterrata che si inoltra nella valle formata dal canyon del Rio Pongaiola che si attraversa grazie ad un ponte che porta sull’altro lato della valle (20,1 km, 823 m). Ora ci si ritrova sul sentiero Frassati che sale in direzione della malga di Vervò. Poiché questa malga non offre ristorazione la lasciamo alla nostra sinistra (22 km). La strada sterrata raggiunge il suo punto più alto di metri 1050 in località Val Marzana al km 23,5. Ora si scende veloci attraverso il bosco fino a quando ci si ritrova davanti ad un incrocio al km 25,8. Lo seguiamo diritto per i successivi 600 metri (il bivio di destra e successivamente il bivio verso sinistra porterebbero anche a Castel Thun). Al km 26,4 sbocca da sinistra sulla nostra discesa una sterrata. Proprio in questo punto si nasconde sulla destra un piccolo sentiero! Un segnavia in legno quasi intagliato a mano introduce un passaggio verso il castello. Seguiamo questo sentiero in discesa nel bosco fitto e a tratti ripido (volendo si può anche seguire la sterrata che da lì a poco diventa una rampa cementata). La discesa consigliata sulla destra invece è migliore e si sviluppa su un sentiero tecnicamente difficile e dopo 500 metri sfocia su una carrareccia che seguiamo verso sinistra. Poco più avanti si trova un punto panoramico molto bello con tabella esplicativa che domina Castel Thun e la vallata (28,7 km). Ora il single trail “Rocce di Castel Thun” mostra improvvisamente tutto il suo carattere sotto forma di placche di roccia, pietraie e forte pendenza. Dopo circa 300 metri il sentiero ribelle risulta ormai domato e continua scorrevole fino all’inizio dei meleti presso Bolgina (28,3 km, 534 m). Una volta arrivati sulla strada agricola si svolta a sinistra e si sale leggermente fino ad arrivare a Nosino, il paese ai piedi dell’imponente Castel Thun. A Nosino (28,9 km) aggiriamo i versanti nord ed est del dosso sul quale si erge il castello passando davanti alla piccola cappella di San Martino fino ad arrivare al parcheggio visitatori del castello (29,4 km).
    Chi avesse voglia di fare una pausa e visitare il castello può seguire la traccia gpx che porta fino all’accesso principale del maniero sul lato a nord del castello (30,0 km). Si possono visitare gratuitamente le corti esterne ed i giardini dove si trova anche una caffetteria.
    La traccia ci fa lasciare il castello scendendo comodamente su carrarecce tra i meleti e passando sul Sentiero Frassati e lungo un tratto del Cammino Jacopeo d’Anaunia ci porta poi a sud verso la fine della valle dove il torrente Noce ha scavato uno stretto passaggio nel canyon presso la località Rocchetta (37 km) che si apre a sud verso la Piana Rotaliana e il paese di Mezzolombardo. Lo stesso passaggio è inevitabile anche per noi bikers poiché il torrente in questa zona non può essere attraversato in nessun altro punto. Purtroppo ne consegue che dobbiamo condividere il traffico della strada provinciale per un chilometro scarso prima di poter raggiungere nuovamente le tranquille strade interpoderali tra i meleti in località Maso Milano (38,7 km), già sull’altro versante del fiume Noce. Dopo una forte impennata del terreno raggiungiamo il tracciato del famoso “Dolomiti di Brenta Bike” presso Sporminore (41,7 km)
    VARIANTI E CONSIGLI
    Trail “Costiera della Mendola”: da evitare in caso di condizioni metereologiche avverse per non correre inutili rischi. Ci sono una serie di possibilità di uscita:- Una strada prima sterrata e poi asfaltata scende dalla Malga di Romeno fino ai paesi di Amblar e Cavareno dove si incontra la pista ciclabile dell’Alta Val di Non- Una seconda strada forestale porta dalla Malga di Romeno alle malghe di Amblar, Don e Sanzeno e anche in questo caso scende verso Don e Amblar ma attraverso una variante (segnavia 537) nel canyon del Rio Verdes e fino all’Eremo di San Romedio (qui ci si può collegare alla versione “easy” del Tour de Non)- Nel caso in cui ci si trovi già sulla “Costiera della Mendola” in caso di difficoltà la si può abbandonare all’altezza della Bocca di Val Calana (4,8 km), oppure al passo Predaia (8,4 km) in direzione della Malga di Coredo (punto di ristoro gestito).
     
    ROADBOOK TAPPA 03Km          Altitudine              
    0,0              1766              Malga di Romeno, imboccare in salita la ripida carrareccia (segnavia 500) in direzione del Monte Roen. Dopo 1 km diventa estremamente ripida, eventualmente spingere la bici.
    2,0              2111              Cima del Monte Roen Gipfel, continuare su sentiero 500 verso sud (Testa Nera)
    2,2              2098              Sentiero ripido in discesa dal fondo sdrucciolevole, per favore spingere la bici per circa 150 metri, dislivello circa 40 metri
    2,4             2052              Sentiero stretto ma pedalabile, per favore procedere lentamente facendo attenzione ai pedoni.
    3,7              2028              Testa Nera (Schwarzopf), discesa ripida su ghiaino ed a tratti esposta. Per favore spingere la bici per circa 200 metri per evitare ulteriore erosione del sentiero ed avere riguardo verso i pedoni. Dislivello circa 80 metri.
    4,0              1942              Singletrail pedalabile fino a Bocca di Val Calana, inizialmente tra i mughi e poi nel bosco. Procedere lentamente facendo attenzione ai trekkers in arrivo nel senso opposto.
    4,8           1840              Bocca di Val Calana, breve cambio di pendenza con uno strappo in salita. Segue carrareccia per lo più pianeggiante in direzione del Grauner Joch.
    6,3           1799              Grauner Joch, ignorare le deviazioni e proseguire verso sud su sempre su sentiero 500.
    6,7           1807              Baita Kuhlegerhütte, bel panorama. Segue single trail ripido e con molte curve fino alla Croce di Santa Barbara.
    7,6           1690              Croce di Santa Barbara, rimanere in cresta.
    7,9           1660              Cambio di pendenza prima del Giogo di Graun, proseguire in cresta in salita e spingere la bici per circa 40 metri (o in alternativa svoltare a destra per imboccare la carrareccia che scende alla Malga di Coredo (punto di ristoro gestito).
    8,4           1655              Ripida discesa su single trail verso l’avvallamento presso il Passo Predaia, continuare in salita lungo la cresta spingendo per circa 20 metri (o in alternativa prendere la carrareccia a destra verso la Malga di Coredo). 
    9,2           1650              Roccia Larga, ripida discesa su sentiero verso la sella successiva (9,5km, 1600m), infine avanti in cresta sempre su sentiero 500 e spingere in salita per circa 20 metri.
    9,8           1624              All’altezza di Corno del Cervo abbandonare il sentiero 500 in cresta e scendere verso destra su carrareccia per 100 metri per poi imboccare a sinistra il segnavia 526 in direzione della Malga Rodeza.
    10,6         1575              Malga Rodeza (punto di ristoro gestito). Proseguire su strada forestale in direzione Predaia.
    12,6         1405              Rifugio Predaia, abbandonare la forestale per prendere una carrareccia sulla destra tra i prati. La strada si trasforma poi in single trail sconnesso.
    14,1         1296              All’altezza egli impianti di risalita scendere a sinistra in direzione dell’edificio del Predaia Park per poi arrivare al parcheggio sulla strada asfaltata.
    14,5         1256              Passo Predaia, seguire la strada asfaltata verso sud in direzione Rifugio Sores e Vervò.
    15,5         1206              Parco Avventura Sores Park, dirigersi verso destra in discesa per 500 metri in direzione Vervò.
    16,0         1142              Nei pressi del tornante verso destra abbandonare la strada asfaltata, imboccare a sinistra una sterrata e seguirla per 200 metri in leggera salita.
    16,2         1160              Crocevia di sentieri in una radura, svoltare a destra sulla carrareccia che poi diventa single trail (Amedeo Super Flow Trail) in direzione di Vervasio e Vervò. Seguire con attenzione la segnaletica colorata!
    17,8         952              Il single trail sbocca in una pineta presso Vervasio, tenersi nettamente a sinistra seguendo il fianco della montagna e procedere lungo il sentiero leggermente in salita.
    18,1         934              Località Verginaz, il single trail sfocia in un’area pic nic; seguire la sterrata verso sinistra che porta verso il canyon del Rio Pongaiola ed in direzione della Malga di Vervò (rimanere sempre sulla strada principale). 
    20,1         826              Rio Pongaiola, il passaggio sul ponte corrisponde al punto più basso del canyon, da qui riprende la salita.
    22,0         1008              Ignorare tutte le deviazioni, anche quelle relative alla Malga di Vervò (che non è gestita). Proseguire sul sentiero Frassati in direzione di Castel Thun.
    23,5         1053              Val Marzana, punto più alto lungo la forestale
    25,8         904              All’incrocio svoltare a destra in discesa per 600 metri (non continuare diritto verso Castel Thun, si troverebbe una brutta discesa cementata!).
    26,4         861              Alla biforcazione della curva verso sinistra proseguire nel bosco, la stradina diventa sempre più un sentiero.
    27,5         700              La strada diventa sentiero, più avanti si incontra una terrazza panoramica sul castello ed die passaggi delicati su sentiero sconnesso e roccioso. 
    28,3         535              Presso l’imbocco della strada nei meleti svoltare a sinistra in direzione di Nosino.
    28,9         556              Nosino, attraversare diritto il centro abitato e oltrepassare la chiesetta di San Martino ai piedi del castello.
    29,4         554              Nel caso in cui si voglia visitare il castello: all’imbocco del parcheggio tenersi sulla sinistra e imboccare la strada d’accesso che aggira la montagnola su cui si trova il castello fino a raggiungere il portone d’accesso sul lato nord del castello
    30,0         587              Castel Thun, accesso a nord. Dall’accesso nord del castello si prosegue verso ovest lungo il sentiero che scende al parcheggio.
    30,3         555               Dal parcheggio prendere la salita ma subito dopo 40 metri prendere la seconda stradina sulla destra in discesa attraverso i meleti (dopo il cartello di divieto di accesso alle auto). La strada interpoderale si mantiene in quota. Attenzione: nell’attraversamento dei meleti fare attenzione ai bivi e seguire scrupolosamente la traccia gpx!
    30,9         540          Ad un incrocio tenersi sulla sinistra sempre circa alla stessa quota.
    31,1         537               Si lascia il tracciato principale andando verso destra e poi diritto in discesa su una strada interpoderale sconnessa. Questa si mantiene sulla sinistra
    31,2         506               Il tracciato fa una curva verso sinistra e finisce in un piccolo bosco, poco oltre una rampa ripida in salita
    31,3         522               Dopo il passaggio ripido il sentiero sbocca su una sterrata, seguirla diritta e poi lungo il tornante di destra in discesa
    31,4         518               All’incrocio dopo il tornante scendere a destra per 200 metri
    31,6         493               All’incrocio svoltare bruscamente a sinistra (lasciare il tracciato principale nel paese di Ton) e ora continuare a seguire il sentiero Frassati. Tenere d’occhio anche la segnaletica del Cammino Jacopeo d’Ananunia con la conchiglia gialla
    33,4         545               Maso della Pozza, continuare sul sentiero Frassati/Cammino Jacopeo
    35,0         415               Masi di Vigo, continuare sul sentiero Frassati/Cammino Jacopeo
    35,8         322               Ceramica, si sbocca appena sotto la località sulla strada asfaltata SP124 e la si segue verso sinistra in discesa fino alla strada principale SP73
    36,0         303               Nell’imboccare la SP73 seguirla a sinistra fino a La Rocchetta
    37,0         250               Attenzione: l’attraversamento dello snodo trafficato de La Rocchetta è un po’ complicato poiché nello stretto passaggio del canyon confluiscono più strade. Compiamo una virata di quasi 270° nella quale l’uscita risulta più bassa dell’entrata. Prima si compie una curva a sinistra e poi si abbandona la svolta per imboccare sulla destra il breve tunnel illuminato di 100 metri.
    37,7         265               Ignorare il bivio sulla sinistra verso Andalo e Spormaggiore, proseguire diritto sulla SS43
    38,7         260               Prendere il bivio sulla sinistra verso Maso Milano dove e attraversare la località in una zona priva di traffico
    39,7         283               Attraversare il ponte sulla sinistra, oltrepassare la pescicoltura e ristorante Baita Marinara e proseguire in salita
    40,9         380               Tre Tini, si oltrepassa il maso mantenendosi sulla destra su una sterrata (Attenzione alle arnie nel retro dell’edificio!)
    41,4         355               Il tracciato compie una curva verso destra sopra un ponte per poi proseguire ancora a destra ma in salita
    41,7         372               Il percorso sfocia sul “Dolomiti di Brenta Bike”, seguire questo tracciato in salita verso destra. Salita in alcuni punti ripida fino a Sporminore
    43,4         531               Sporminore paese

  • Punto d'arrivo

    Sporminore

Suggerimento per il tour

3 MOTIVI PER NON PERDERE LA TAPPA 1. Il privilegio di arrivare per primi al mattino alla panoramica cima del Monte Roen 2. Il panoramico single trail in cresta dal Passo della Mendola verso il Graunerjoch 3. L’incredibile ”Amedeo super flow trail”, divertimento puro modellato da madre natura

Difficoltà

  • Difficoltà

    Medio
  • Fitness

  • Tecnica

  • Esperienza

  • Paesaggio

Stagione consigliata

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