Chiesa Parrocchiale S. Antonio e Nicolò a Laives
Chiesa & convento,
Via Pietralba 58,
39055
Laives
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Chiesa Parrocchiale S. Antonio e Nicolò a Laives
La chiesa parrocchiale di Laives, dove passato e futuro s'incontrano.
La prima documentazione scritta della chiesa parrocchiale di Laives costruita in stile romanico e contenente al suo interno la preziosa Pietà di Pietralba risale al 1286. Fu il curato di Laives Johann von Kolb nel 18esimo secolo, in seguito alle repressioni ecclesiastiche, a portare la madonnina al sicuro affinché si possa ancora oggi ammirare nella sua forma originale. Già negli anni '70 del secolo scorso si pensava ad un ampliamento della chiesa parrocchiale. La comunità parrocchiale in lingua italiana chiese inizialmente di avere una propria canonica ma l'allora vescovo Joseph Gargitter insistette sulla necessità di unire maggiormente i due gruppi linguistici e quindi si optò per un ampliamento del complesso già esistente. I lavori iniziarono nel 2000 e si conclusero 4 anni dopo. La nuova chiesa dalla geniale unione tra antico e moderno venne quindi inaugurata. La particolare forma a tenda sta a simbolizzare "l'accoglienza", "la casa", "l'amicizia" ma anche la consapevolezza spirituale che guida il popolo alla sua patria eterna. Come simbolo del cristianesimo sorge una grande croce sopra l'altare che raffigura la resurrezione di Cristo. Le luci che illuminano l'interno della chiesa in diversi punti rappresentano Cristo, la luce del mondo.
La prima documentazione scritta della chiesa parrocchiale di Laives costruita in stile romanico e contenente al suo interno la preziosa Pietà di Pietralba risale al 1286. Fu il curato di Laives Johann von Kolb nel 18esimo secolo, in seguito alle repressioni ecclesiastiche, a portare la madonnina al sicuro affinché si possa ancora oggi ammirare nella sua forma originale. Già negli anni '70 del secolo scorso si pensava ad un ampliamento della chiesa parrocchiale. La comunità parrocchiale in lingua italiana chiese inizialmente di avere una propria canonica ma l'allora vescovo Joseph Gargitter insistette sulla necessità di unire maggiormente i due gruppi linguistici e quindi si optò per un ampliamento del complesso già esistente. I lavori iniziarono nel 2000 e si conclusero 4 anni dopo. La nuova chiesa dalla geniale unione tra antico e moderno venne quindi inaugurata. La particolare forma a tenda sta a simbolizzare "l'accoglienza", "la casa", "l'amicizia" ma anche la consapevolezza spirituale che guida il popolo alla sua patria eterna. Come simbolo del cristianesimo sorge una grande croce sopra l'altare che raffigura la resurrezione di Cristo. Le luci che illuminano l'interno della chiesa in diversi punti rappresentano Cristo, la luce del mondo.
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