Monumento alla Vittoria
Monumento,
39100
Bolzano
|
Monumento alla Vittoria
3 novembre 1918: le truppe italiane occupano l'Alto Adige. Su personale iniziativa di Mussolini venne commissionato un arco di trionfo fascista di imponenti dimensioni. La scritta altamente provocatoria, i fasci littori delle colonne e dei pilastri, nonché il posizionamento al posto del monumento dedicato al Kaiserjäger fanno di questo monumentale relitto dell'epoca fascista una surreale dimostrazione di forza di un tempo ormai lontano. Controverso ed inalterabile è arrivato fino ai giorni nostri.
Il percorso espositivo nel monumento alla vittoria "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", è aperto al pubblico dal luglio del 2014 e illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti.
Maggiori informazioni su wikipedia
Il percorso espositivo nel monumento alla vittoria "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", è aperto al pubblico dal luglio del 2014 e illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti.
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